Riportiamo il caso di un ex giocatore di scacchi:
Adesso non gioco piu' ma tempo fa ne ero malato, non mi perdevo un torneo, trascuravo famiglia e lavoro, studiavo giorno e notte e la mia mente non pensava ad altro, non mi era successo niente di tutto cio' prima dei
trentanni, scoprire delle combinazioni belle era eccitante e ne subivo una dipendenza forse simile ad una droga, cio quando ho cominciato a frequentare il gioco assiduamente. Cominciai ad essere bravo anche ed in breve tempo divenni prima N., ad un torneo ad i primi due turni feci fuori due
candidati, poi al terzo un maestro slavo ed ebbi la soddisfazione di essere in testa con attorno al mio tavolo che correvano ad osservare questo "sconosciuto".vedevo tutto, combinazioni degne di un Tal ma...finivo per non dormire piu' la notte per l'eccitazione, vedevo scacchi camminare tutta la notte davanti agli occhi ed al quinto turno il mio
sistema nervoso era a pezzi, persi la prima partita perche' avevo scambiato il re con la regina prendendo il re avversario credendo che rompessi l'arrocco: la successiva prendendo una banale forchetta...
Ho chiuso con il gioco perche' non ho saputo prenderlo solo come un passatempo, ne ho nostalgia ma non mi siedero' piu' davanti ad un avversario perche' davvero penso gli scacchi siano un gioco diabolico.
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